...di Mostra Neon
Per Palazzo Diamanti Ferrara o Palazzo…
Fare una mostra è un onore ma soprattutto un onere. Di NEON poi… Ogni pezzo ha bisogno di attenzioni particolari.
La fragilità, innanzitutto, e poi quanti pezzi compongono il pezzo, quanti materiali, quanti fili e connessioni. A parte i neon, in questo caso, il piacere è di maneggiare parole, tutte parole come la canzone di Mina. E le parole non stanno mai ferme – vanno a sbattere, fanno rumore.
Devono per forza confrontarsi.
L’io, il tu, la per, il dissenso, le proprietà, la guerra, l’avere, l’essere, il sì, il no, la protezione dell’amore e altro. Oltre ai colori. Quello che più mi piace è quando vanno a sbattere, rompendo l’unità in mille frammenti, o avvolgendosi come l’edera. È un universo incredibile per varietà e inafferrabilità.
Non esiste prima, esiste solo dopo. E dopo, e dopo, e dopo.
Non saprai più ricomporre l’unità. E ti ci trovi in mezzo felice.
